Neuropsicomotricista dell’età evolutiva
Bio
Neuropsicomotricista dell’età evolutiva iscritta all’albo Nazionale ANUPI. Nella formazione personale ha incontrato più impostazioni pedagogiche: Montessori, Frenet, Mario Lodi, Feuerstein, ma l’incontro con il pensiero filosofico e metodologico di B.Aucouturier l’ha portata a decidere di formarsi progressivamente per l’aiuto e lo sviluppo armonico del bambino in sinergia con la famiglia e i professionisti che operano in tal senso.
Con la nascita del Corso di Laurea in “Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva” ha colto la possibilità di approfondire i pensieri teorico-clinici laureandosi presso l’Università degli Studi di Roma“Tor Vergata” e approfondendo successivamente le tematiche evolutive con una formazione continua in medicina. In costante collaborazione e continuità con le realtà istituzionali socio-sanitarie ed educativo-formative del territorio, pratica a Padova e provincia principalmente in ambito educativo e terapeutico, focalizzandosi sull’importanza dei processi relazionali adulto e bambino per un armonico sviluppo psicofisico dei minori e l’importanza dell’azione come sostegno dei processi di pensiero e dell’identità.
Collaborazioni con i Comuni dal 1995 con progetti di prevenzione al disagio socio-familiare e di attivazione delle risorse personali del femminile con attività di laboratori manuali e psicomotori che favoriscano l’inclusione e l’aggregazione sociale.
Progetto e realizzazione della Ludoteca Comunale di Cadoneghe. Dal 2007 con il Comune di Selvazzano il “Progetto Cresco Giocando “rivolto a genitori e bambini in fascia di età dai 7 mesi ai 24 mesi. Percorsi di promozione alla salute e ambito socio sanitario con Enti ed istituzioni private : Scuole dell’infanzia – Nidi d’infanzia di Padova e Vicenza Associazioni e Cooperative con soggetti portatori di patologie genetiche nella provincia di Venezia.
Attività di tirocinio e lavoro presso istituzioni pubbliche e private : U.O.A. Ulss16, Nostra famiglia di Vicenza , ambulatorio spina bifida Ospedale pediatrico Padova, Opera Pia Fondazione Vendramin Calergi Valmarana a Noventa Padovana (PD) per casi di ipoacusia, sordità, autismo. Sezione U.I.C. di Padova.
Collaboratrice esterna volontaria per un anno nella sezione speciale dell’ “U.O. di Lungodegenza Geriatrica” in protocollo psico-terapeutico per paziente in Stato Vegetativo “ minimal responder “.
Costantemente impegnata nella propria formazione continua in medicina in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova e la Facoltà di Medicina e Chirurgia nel Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva ” con il modulo di insegnamento di “Tecniche della Riabilitazione in PSICHIATRIA INFANTILE “ dal 2007 al 2012 inoltre sempre per la Facoltà di Medicina e Chirurgia nel Corso di Laurea in Logopedia dall’anno 2009 fino al 2013 per l’Area di Pedagogia nel modulo Psicomotricità. Ha partecipato con un incarico Professionale per l’area di Pedagogia e Psicomotricità Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Alta Formazione Artistica Musicale Conservatorio di Musica “Cesare Pollini” Padova triennio sperimentale – “Scrittura Braille e Metodologie e tecn.mus. per la disabilità.” Da Anno 2007 a 2012.
Pubblicazioni:
*Logos Edizioni –“Giochiamo alla TV” Settembre 1996 Ristampa 1998.
*Video “Giochiamo alla TV “ cassetta video percorso sull’alfabetizzazione televisiva nella Scuola dell’Infanzia Edizioni MMR .
Servizi
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Lo spazio neuropsicomotorio relazionale
Lo Spazio ”Neuropsicomotorio relazionale” ha lo scopo di comprendere il valore dell’espressività corporea come prima forma di comunicazione della vita affettiva del bambino, da salvaguardare per una sua crescita equilibrata. È un’attività che promuove ed integra lo sviluppo emotivo e l’autonomia interiore, caratteristiche che si realizzano pienamente solo quando la persona si riconosce come capace di : “ricevere e dare ascolto”.
Chi è il neuropsicomotricista?
I laureati sono operatori sanitari (attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997, n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni) che svolgono trattamenti integrati attraverso una metodologia specifica.
Il terapista della Neuropsicomotricità evolutiva attua percorsi personalizzati di educazione , promozione al benessere, aiuto alla maturazione , percorsi domiciliari , nell’ambito della professione sanitaria; rispondendo a due grandi ambiti:
- La promozione alla salute.
- L’ aiuto in caso di blocchi evolutivi, disturbi psicomotori, problematiche relazionali, problematiche legate all’integrazione dei processi attentivi, difficoltà nella comunicazione e del linguaggio, disturbi della personalità e nelle problematiche legate alle varie disabilità dello sviluppo.
A chi si rivolge?
Si rivolge ai bambini dalla nascita ai 9/10 anni all’interno di percorsi educativi e di progetti personalizzati legati alla riabilitazione nella sua specificità. Lo spazio del gioco psicomotorio s’inserisce sull’espressività motoria del bambino ampliandone il campo d’azione; per questo motivo è considerata come una terapia dell’azione per alcune problematiche evolutive ed in età avanzata.
Perchè?
Perché scegliere un percorso neuropsicomotorio relazionale per il proprio bambino ?
È utile ed in che modo ?
È utile perchè permette di rispondere a specifiche richieste evolutive che i bambini si trovano ad affrontare durante il proprio percorso di crescita.
Gli incontri di promozione alla salute in età evolutiva offrono la loro efficacia quando sono precoci e si rivolgono a Tutti i bambini.
La metodologia Neuropsicomotoria relazionale utilizza il gioco come mediatore di comunicazione e si pone sia come uno strumento di prevenzione, che può incidere positivamente sulla riduzione dei fattori di rischio evolutivo favorendo l’armonizzazione dello sviluppo psicomotorio, sia come una metodologia di aiuto qualora vi siano condizioni, ambientali o neurofisiologiche che disturbino il processo di maturazione e di sviluppo. Se emergono segnali di problematicità durante i nodi evolutivi o in caso di ritardi di crescita legati a fattori genetici o ambientali si viene a determinare la mancata acquisizione di nuove abilità evolutive ed è consigliabile sostenere il Bambino nella maturazione dei processi necessari per il proprio Progetto di crescita.
Chi lo consiglia?
Di solito sono i genitori a chiedere di essere aiutati dopo aver sentito il pediatra, l’insegnante o il neuropsichiatra infantile.
Ogni progetto si attua nel rispetto e nella collaborazione con il Servizio Pubblico e i medici Pediatri, con l’alleanza della famiglia, si opera per la condivisione con la scuole del progetto abilitativo ed educativo, nell’intento che le attività procedano in sinergia con il servizio di riferimento.
Contatti
Per fissare un appuntamento, potete inviare una mail compilando il form di contatto a destra, oppure chiamare il numero 331 6086028